Sono un Medico ospedaliero e sono ad inizio gravidanza. Vorrei sapere se il mio lavoro (attività di corsia, assistenza operatoria ecc) è considerata un attività a rischio, per il rischio biologico cui sono esposta,essendo i nostri pazienti quasi tutti infettivi e cosa dovrei fare in caso affermativo.
L’attività è da ricondursi tra quelle ritenute vietate in gravidanza. La prima cosa da fare è comunicare il suo stato di gravidanza al suo Direttore affinché metta da subito in atto le misure di tutela previste per le lavoratrici. Queste prevedono che il datore di lavoro venuto a conoscenza dello stato di gravidanza di una sua dipendente adibita a lavori vietati, pericolosi, faticosi o insalubri, la allontani immediatamente dal rischio, verificando dapprima la possibilità di assegnarla ad altra attività compatibile con la gravidanza, anche modificando temporalmente le condizioni o l'orario di lavoro, dandone comunicazione alla Direzione Territoriale del Lavoro (DTL).
Qualora non sia possibile l’assegnazione ad altra mansione, il datore di lavoro lo comunicherà alla Direzione Territoriale del Lavoro per il conseguente provvedimento di interdizione al lavoro. La modulistica utilizzata sarà quella in uso presso i suddetti Uffici.
In attesa del provvedimento, il datore di lavoro adotterà le necessarie misure organizzative per evitare la permanenza della lavoratrice nella situazione di rischio.